Il mercato dell’additive manufacturing è prossimo ai 20 miliardi di dollari: parola del Wholers Report 2022.
Il 2022 non è stato sicuramente un anno semplice, l’aspetto positivo legato all’uscita dall’emergenza sanitaria è stato annullato dall’aggressione della Russia all’Ucraina e dalla conseguente crisi energetica che ha scatenato una spinta inflazionistica che non si vedeva da decenni. Il mercato dell’AM, a differenza di molti alti settori industriali, fortunatamente non ha risentito di questa congiuntura internazionale e continua la sua crescita avvicinandosi ai 20 miliardi di dollari.
Nel mese di maggio Terry Wholers, fondatore dell’omonima società entrata lo scorso anno nell’orbita dell’associazione ASTM International, ha presentato il report annuale “Wholers Report 2022”, disponibile sul sito www.wohlersassociates.com
Le informazioni contenute sono state fornite da 155 produttori di sistemi/materiali e 1197 società di servizio operanti in tutto il mondo e riguardano complessivamente un numero di utilizzatori finali superiore a 220.000. Il campione osservato è ampiamente significativo ed è in grado di fotografare in modo adeguato lo stato dell’arte dell’AM.
LA DIFFUSIONE DELLA TECNOLOGIA
Rispetto all’anno precedente, il 2022 ha visto modificarsi leggermente il peso dei vari settori di impiego della fabbricazione additiva, ciò è sicuramente indice di una maggiore diffusione della tecnologia. Il settore che assorbe il maggior numero di componenti è tornato l’automotive con il 15.8%, seguito dal settore consumo al 14.5%. L’aerospazio con il 13.9% è passato dal primo al terzo posto, peggio ha fatto il settore medicale/dentale che dal secondo è sceso al sesto (12.1%), superato anche dal settore educazione con il 12.3%. Seguono l’energia (7.8%), il militare (6.1%) e quello dell’architettura/costruzioni (4.3%).
Indicativa è la voce altro che con il 13.3% si conferma al quarto posto: all’interno troviamo i settori minerario, chimico, trattamento delle acque, legname, carta e molti altri.
I prodotti della fabbricazione additiva sono stati principalmente utilizzati per la realizzazione di parti definitive (produzione rapida); la costruzione di prototipi funzionali; il settore educazione; la visualizzazione di progetti realizzati da designer, progettisti, stampisti, architetti e medici; la produzione di attrezzature; la costruzione di master per il tooling e per la fonderia; la fabbricazione di inserti per stampi.
Risulta in calo di oltre tre punti il dato della produzione rapida (30,5 %) rispetto al 2021. Nonostante questo calo, grazie alle impressionanti percentuali di crescita degli anni precedenti, è ancora la prima applicazione dell’AM. Il settore dei prototipi funzionali (27.4%), in crescita di tre punti, si conferma al secondo posto a testimonianza del continuo miglioramento delle prestazioni dei materiali. Stabile da due anni l’educazionale (12%) che risulta al terzo posto, indice della costante e capillare diffusione dell’AM nella formazione a tutti i livelli.
Risultano sostanzialmente stabili i settori della visualizzazione (9,4%), della produzione dei master per la fonderia e per il tooling (4.5%), della fabbricazione degli inserti per stampi (3,8%).
Il numero di sistemi industriali, esclusi quelli desktop a basso costo, complessivamente installati nel mondo è stimato in circa 242.500 unità di cui 29.446 venduti nel 2022 con una significativa crescita percentuale a due cifre del 12.1% rispetto al 2021.
Nella figura 3 è riportato l’andamento delle installazioni di sistemi a partire dal 2012 da cui è stato depurato il dato relativo alla vendita di sistemi usati e dei cosiddetti “Personal System” che hanno basse prestazioni, un costo inferiore ai € 5.000 e sono assimilabili a sistemi per hobbistica. Le previsioni per il 2023, anche grazie alla progressiva uscita dalla crisi energetica, sono positive e le installazioni, di conseguenza, proseguiranno la loro crescita, sia per i polimeri che per i metalli.
I DATI DI CRESCITA DEL SETTORE
La domanda complessiva di prodotti e servizi legati all’additive manufacturing nel 2022 ha registrato una forte crescita, del 18.3%, rispetto all’anno precedente, superando la soglia dei 18 miliardi di dollari. Osservando l’ultimo triennio, la crescita media del fatturato complessivo si conferma superiore al 15% e il settore, di conseguenza, gode di ottima salute. Tra le altre cose si tratta di un comparto ormai maturo, presente sul mercato da oltre 30 anni, ma tutt’altro che saturo e con ampi margini di crescita e questo lascia ancora ben sperare per il futuro.
Come anticipato, il fatturato a livello globale dell’anno scorso (sistemi, materiali e servizi) è stato stimato in 18,027 miliardi di dollari, il mercato primario (sistemi, manutenzione e materiali) vale oltre 7 miliardi e quello secondario dei servizi oltre 11.
Quest’anno non sono purtroppo stati resi disponibili dai produttori i dati relativi al numero e al fatturato legato alla vendita dei sistemi di fabbricazione additiva, l’informazione sarebbe utile per capire la loro distribuzione sul mercato.
L. Iuliano